ULTIMO ATTO.
Ecco, siamo arrivati, abbiamo percorso le quasi 10 miglia, con un mare leggermente mosso da un vento di NE.
La profondità è di circa 35 metri, siamo nel periodo del montone delle orate ed in barca siamo tre pescatori.
Avendo già sperimentato, anche se limitatamente entro 6 mg. il mio sistema di pesca, mi sono premunito nel portare 3 canne adatte con mulinelli caricati ad hoc.
Mentre gli altri si buttano subito in pesca, innescando il granchio, io finisco di preparare la pastura già rimescolata a casa, che ha bisogno solo di essere bagnata al punto giusto e preferisco farlo con l'acqua di mare anziché quella clorata del rubinetto, secondo me non è la stessa cosa.
Stringo qualche palla con la mani bagnate, poi le lascio scivolare verso il fondo.
Viene presa un'orata seguita poco dopo da un'altra più grossa.
Preparo con cura la canna senza farmi prendere dalla fretta, tiro fuori un galleggiante con portata da 90 grammi e preparo un piombo da 70 ed un terminale a due braccioli da 1 metro.
Vedo sott'occhio che i due cretinetti ridacchiano tra loro facendo commenti sulla lunghezza del segnalatore rosso, da parte mia non li caco nemmeno un po'.
Armo la canna con il sistema che avevo indicato come alternativo e misuro il fondo.
Questa è la cosa più complessa alla quale va dedicata molta attenzione, vi spiego come faccio io.
Attacco sul moschettone sotto il terminale un peso di circa 100 grammi in più della portata del galleggiante, metto la canna NON ANCORA ALLUNGATA nel portacanne, poi allento la frizione ( non aprite l'archetto) finchè la lenza non comincia a slittare facilmente.
Prendo in mano il nodo di stopper e faccio scorrere la lenza dentro questo, aiutandomi con entrambe le mani finchè il piombo no ha toccato il fondo.
Ritiro la lenza di 2 o 3 metri e stringo a bestia il nodo di stopper, verifico lasciando il tutto, che il galleggiante affondi dei 2/3 metri tolti.
Sfilo la canna dal portacanne e l'allungo, recupero il piombo grosso e metto al suo posto il piombo di taratura prescelto, innesco e mando tutto in pesca.
Lascio derivare liberamente il galleggiante che si allontana non velocissimo dalla barca, quando arriva a 30 metri di distanza, affonda bruscamente, ferro malamente perché avevo troppo filo in bando e vado a vuoto.
Le risatine aumentano ma intanto ho capito dove va a finire la pastura e dove stazionano i pesci.
Pasturo ancora e mi rimetto in pesca, quando il galleggiante arriva più o meno in quel punto, ecco nuovamente la beccata, questa volta non sbaglio è un'orata sul chilo, lo sento da come strattona, la porto in superficie e la guadino da me, la slamo e la metto nel frigo.
Le risatine cessano.
Ripasturo abbondante, ho fatto sicuramente un po' di confusione laggiù mettendo in allarme i commensali, poi ricalo e faccio una passata a vuoto, pasturo nuovamente e questa volta, zacchete, un'altra orata sul mezzo chilo, mi riposiziono e zacchete un'altra.
A questo punto fioccano le domande e adesso a ridacchiare sono io.
Sono due pescatori esperti, tiro fuori le canne ed i galleggianti, faccio vedere come è fatto il calamento, non occorrono ulteriori spiegazioni.
Uno si converte subito, mentre l'altro continua a bolentino, lo farà nel giro di un'ora quando altre due orate sono andate a far compagnia alle compagne in frigo.
La pesca continua tra fasi alterne di frenesia alimentare e di pause più o meno lunghe.
Un bellissimo test di affidabilità, anche se in precedenza ne avevo avuti altri, un test che mi ha convinto a farne partecipi gli amici del forum.
Per la pastura?
Questo no, non voglio rivelarlo è uno dei miei pochissimi segreti che custodisco gelosamente.
PRIMA SERIA PESCATA COL SISTEMA BRUNO21.JPG
TRE BELLE ORATE.JPG
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