Cambiare nome alla Barca
Inviato: 06/07/2016, 11:39
E' ormai noto che chi va' per mare è superstizioso; la storia della marineria è da sempre intrisa di riti scaramantici ancora oggi diffusi.
Esorcismi, stregonerie,rituali pagani e religiosi erano e sono il pane quotidiano di capitani e marinai sempre attenti a non sfidare le regole della fortuna e ingraziarsi, con riti propiziatori, la benevolenza degli elementi naturali.
IL CAMBIO DEL NOME DELLA BARCA
Cambiare il nome a una barca porta male, perchè una barca possiede un'anima come le persone, e come le persone viene immediatamente riconosciuta attraverso il suo nome.
Al marinaio esperto, il nome di una barca ne richiama immediatamente pregi e difetti, quindi cambiarle il nome equivale a ingannare i marinai, che non hanno più un immediato riscontro del fatto che quella barca ha, magari, rischiato di colare a picco più volte.
E allora come si fa a togliere la sfortuna se fosse veramente necessario
cambiarle nome? Ci sono alcuni rimedi:
- Prima di procedere alla sostituzione del nome alla barca, far sturare una bottiglia di vino rosso da una vergine e farne aspergere il contenuto sulla prora;
- Cancellare il vecchio nome, lasciando la braca quanto più tempo senza, magari sfruttando la pausa invernale del rimessaggio, con la speranza che "lei" dimentichi e non si accorga del nuovo;
- Far rotta in modo tale da tagliare la stessa per sette volte;
- Sostituire un bullone dalla chiglia;
- Conservare il vecchio nome sottocoperta, sistemandolo sul controdritto di prora;
- Collocare una moneta sotto l'albero maestro. E qui, riemerge l'antica pratica propiziatoria gia' in uso presso gli antichi romani.
- I Francesi, concordano, sebbene ammettano una significativa eccezione: solo il 15 agosto è possibile dare un nuovo nome alla propria barca, seguendo però scrupolosamente un rigoroso rituale. La barca ribattezzata deve veleggiare di bolina, compiendo una serie di brevi virate, disegnando così un percorso a zigzag. Poi deve poggiare e scendere in poppa piena. Il motivo di un simile rituale? Il percorso rappresenta un serpente che si mangia la coda! Ovviamente è d'obbligo aggiungere la benedizione del prete. Guai a lui, però, se mette un piede sulla barca!
NB:Vi dico cosa ho fatto io su consiglio di esperti marinai contemporanei: Ho messo il vecchio nome (più piccolo) sullo specchio di poppa ma dalla parte interna, sotto il divanetto, in modo che non si vede.

Esorcismi, stregonerie,rituali pagani e religiosi erano e sono il pane quotidiano di capitani e marinai sempre attenti a non sfidare le regole della fortuna e ingraziarsi, con riti propiziatori, la benevolenza degli elementi naturali.
IL CAMBIO DEL NOME DELLA BARCA
Cambiare il nome a una barca porta male, perchè una barca possiede un'anima come le persone, e come le persone viene immediatamente riconosciuta attraverso il suo nome.
Al marinaio esperto, il nome di una barca ne richiama immediatamente pregi e difetti, quindi cambiarle il nome equivale a ingannare i marinai, che non hanno più un immediato riscontro del fatto che quella barca ha, magari, rischiato di colare a picco più volte.
E allora come si fa a togliere la sfortuna se fosse veramente necessario
cambiarle nome? Ci sono alcuni rimedi:
- Prima di procedere alla sostituzione del nome alla barca, far sturare una bottiglia di vino rosso da una vergine e farne aspergere il contenuto sulla prora;
- Cancellare il vecchio nome, lasciando la braca quanto più tempo senza, magari sfruttando la pausa invernale del rimessaggio, con la speranza che "lei" dimentichi e non si accorga del nuovo;
- Far rotta in modo tale da tagliare la stessa per sette volte;
- Sostituire un bullone dalla chiglia;
- Conservare il vecchio nome sottocoperta, sistemandolo sul controdritto di prora;
- Collocare una moneta sotto l'albero maestro. E qui, riemerge l'antica pratica propiziatoria gia' in uso presso gli antichi romani.
- I Francesi, concordano, sebbene ammettano una significativa eccezione: solo il 15 agosto è possibile dare un nuovo nome alla propria barca, seguendo però scrupolosamente un rigoroso rituale. La barca ribattezzata deve veleggiare di bolina, compiendo una serie di brevi virate, disegnando così un percorso a zigzag. Poi deve poggiare e scendere in poppa piena. Il motivo di un simile rituale? Il percorso rappresenta un serpente che si mangia la coda! Ovviamente è d'obbligo aggiungere la benedizione del prete. Guai a lui, però, se mette un piede sulla barca!

NB:Vi dico cosa ho fatto io su consiglio di esperti marinai contemporanei: Ho messo il vecchio nome (più piccolo) sullo specchio di poppa ma dalla parte interna, sotto il divanetto, in modo che non si vede.

